Una preziosissima parure di gioielli, sporchi di sangue innocente, percorre l’Italia da nord a sud, irrompendo come un vento malefico nella vita di più persone, scatenando brame, costringendo a compromessi con la propria coscienza, spazzando via l’esistenza, o comunque determinando la rovina, di quanti incroceranno la loro strada con la sua.
Nel suo vortice nefasto verranno attirati senza scampo:
- tre ragazzi “perbene”, che avevano deciso di diventare rapinatori quasi per gioco, per dare una svolta alla loro esistenza onesta ma scialba, mentre loro sognavano in grande e volevano raggiungere quella ricchezza che vedevano ruotare intorno a loro, senza neanche esserne sfiorati;
-un rappresentante di gioielli napoletano, estroverso, per certi versi simpatico,e con un senso della morale tutto suo;
-un artigiano siciliano, tanto imponente fisicamente, quanto mite, ingenuo e “purtroppo” onesto;
-una coppia di anziani gioiellieri, ormai in pensione;
-uno strozzino che, spalleggiato dai propri scagnozzi, nel suo paese detta legge perché tiene in pugno tanti compaesani che, per necessità o per soddisfare i propri vizi, si rivolgono a lui;
-un medico, che ha ereditato una villetta che non riesce a vendere perché vi accadono inquietanti ed inspiegabili fenomeni;
-un giovane ingegnere, scomparso senza lasciare traccia, marchiato da una terribile accusa.
I gioielli maledetti legheranno a doppio filo la vita di tutti questi personaggi, tra rapine vere e simulate, brutali assassinii, innocenti creduti colpevoli e colpevoli che sembrano vittime perché talvolta, specie nella terra che fu di Pirandello, “quello che appare non è quello che è”.
Le indagini ordinarie di un singolare commissario di Polizia e quelle “straordinarie” di un giovane investigatore privato consentiranno di dipanare l’intricata matassa, approdando ad un finale sorprendente.
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