Il romanzo “storia di un maestro del sud” racchiude i tratti avvincenti di una vicenda veramente umana e storica, che rispecchia quello stile evocativo e incantato proprio del personaggio del romanzo. Nella narrazione l’Autore ci fa ritrovare quelle atmosfere agresti e campagnole che fanno da sfondo a tutta l’opera. Nei numerosi personaggi che incontriamo, l’autore semina un po’ dovunque questa nostalgia del passato, una specie di malinconia dolce che ci fa assaporare sentimenti perduti e sensazioni sopite. E’ da apprezzare, nel romanzo, quel continuo avvicendarsi di fatti e di scene che destano di continuo l’interesse del lettore. Anche se il tema dominante del romanzo è la storia del protagonista ed in essa confluisce ogni pagina del libro, nondimeno possiamo ritrovare una dinamicità di costrutto narrativo che rendono l’azione continuamente nuova e stimolante. La tavolozza stilistica ci permette di apprezzare appieno le descrizioni continue e particolareggiate che fanno da contrappunto all’intero romanzo. Possiamo, così penetrare completamente in atmosfere e ambienti che ci fanno respirare profumi ed umori pregni di ataviche bellezze. Oltre al maestro, molti sono i protagonisti principali del romanzo. La scuola, innanzitutto, capace di essere un luogo vivo, fatto di relazioni, contatti umani; terreno fertile di esperienze esistenziali che condurranno il protagonista a mutare da maestro a uomo! La natura, i colori, il cibo… Sì, anche il cibo, che sovente assurge a vero protagonista del romanzo. In esso, infatti, l’autore trasferisce quella magica potenza che diventa uno dei tratti dominanti del romanzo. Nel cibo, nel pasto, si ritrova una arcana sacralità che sovrasta i confini di una umile vicenda umana. In questo cibo, che sovente diventa pretesto di arricchimento stilistico, l’autore infonde tutte quelle caratteristiche che stimolano sensazioni e piaceri che risvegliano l’animo di un uomo. La cucina della vecchia Donna Concetta non è solo un pranzo, ma è iniziazione alla vita, risveglio al mondo. Nei sapori e nei vapori di quel cibo una umanità assopita riprende vita e si desta. Anche noi, leggendo queste pagine, ci sentiamo coinvolti. E’ una suggestione bella e ammaliante che ci sospinge a leggere avidamente tutto il romanzo. |