L’Unita d’Italia nasce grazie a una puttana – sia pur deliziosa e raffinata – la contessa di Castiglione, inviata da Cavour ai bagni di Plombieres, dove si riposa Napoleone il Piccolo, che deve essere convinto a una alleanza contro l’Austria. E nasce anche dai ducati che l’Ammiragliato Inglese generosamente versa nelle tasche dei generali borbonici, per farli tradire e lasciar la strada aperta a Giuseppe Garibaldi. I Savoia sono terragnoli con una flotta ridicola, al contrario il regno delle Due Sicilie ha grandi tradizioni marinare e rappresenta un pericolo e un concorrente per le navi inglesi nel Mediterraneo, in pace e in guerra.
La spedizione trionfale di Giuseppe Garibaldi alla conquista del Regno delle Due Sicilie è l’evento che fa nascere l’Italia Unita dopo secoli di divisioni. Nella versione ufficiale della spedizione si racconta di mille camice rosse, guidate dal condottiero sul cavallo bianco, che sconfiggono l’esercito borbonico, con folle festanti ad acclamare nelle città liberate. In una differente versione si racconta che l’Impero Britannico, geloso della flotta marinara di Franceschiello Re di Napoli nel Mediterraneo, corrompe gli ufficiali dell’esercito borbonico e spinge il re del Piemonte a mandare Garibaldi alla conquista. Fonti maliziose aggiungono che le reali casse piemontesi erano piene di debiti e le casse di Franceschiello erano stracolme di ducati d’oro. Pare infine che gli inglesi finanziarono la corruzione dei generali borbonici con un certo carico d’oro derubato all’Impero Ottomano. Queste sono le versioni degli storici, che noi rispettiamo. Mentre qui vogliamo raccontare come questi grandi eventi cambiarono la vita di Rosa e Ferdinando, in un breve romanzo, ispirato da un diario autentico all’epoca della Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi.
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