La satira,fin dall'antica Grecia infrange con un sorriso o uno sberleffo gli specchi del potere (sfriculija. Più dell'apostrofe o della denuncia, esprime aneliti di libertà, suscitando l'avversione dei potenti e di coloro che ne reggono u cirogenu (la candela. In questo libretto la narrazione è proposta sotto la forma di una zuppa linguistica e insieme di guado tra tempi e culture diverse in un periodo in cui rischiamo di essere solo clienti e utenti (user name) e le persone anziché strette di mano (magari nsivate, unte di grasso o sudate), profumi e adduri che sanno di terra, officina o inchiostro, si scambiano profili e solitudini. Anche le parole mbruscinate (spezzettate, frettolosamente trascinate) attraverso chat, telefonini e ttivvù rischiano d'inaridirsi come i floridi fiumi della Calabria, un tempo fruscianti di remi greci e ora divenuti jumare, scrosci improvvisi e devastazioni.

In appendice: ('a cudicina)
una selezione di 3000 termini dialettali
(I Bozza)