L’Ispettore Capo Du Pre, della Polizia di Parigi, si trova a Mechelen dove viene coinvolto nelle singolari indagini riguardanti un corpo trovato nel fiume, nel frattempo una donna scompare e un killer professionista si aggira per le silenziose stradine di Mechelen e il suo vecchio amico Peter va der Broek, Ispettore della Polizia Belga semina dubbi circa la loro reale amicizia. Contemporaneamente la sua amante, la bellissima “Duchessa” che, lui stesso in passato aveva salvato da un’accusa di omicidio facendo sparire l’arma del delitto, trama qualcosa che ha origine nel suo lontano e ingarbugliato passato. L’Ispettore Martinez della Polizia di Madrid ha capito tutto, ma decide di non intervenire, perché? E cosa si cela dietro quella porta al terzo piano della casa di Peter che con tanta attenzione ha sempre nascosto al suo collega francese? Niente è quello che sembra, i cattivi non sono così cattivi e i buoni non sono così buoni.

Erano le ventitre e trenta circa quando la macchina di Victor si fermò davanti all'imbocco dell'Impasse Popincourt, vicolo senza uscita dalle parti di Boulevard Voltaire, Du Pre entrò nel locale le cui luci si intravedevano appena in fondo all'Impasse, una vecchia bettola come ormai se ne trovavano poche in tutta la Francia, sembrava uscita da un romanzo di Simenon, il bancone in stagno lucido, le macchine per la mescita e tanti vecchi tavolini sistemati alla rinfusa, ricoperti di dozzinali tovagliette a quadri bianchi e rossi, bicchieri di vetro spesso, fumo persistente in barba ad ogni divieto e clienti molto poco raccomandabili. L'Ispettore andò senza indugi ad occupare uno sgabello proprio al centro del bancone, dietro il quale un omaccione grande e grosso stava sciacquando i bicchieri nel lavandino cromato.