È proprio il senso di crescita e decrescita l’elemento del quale il romanzo è pervaso, non solo nel senso letterale dei termini quanto psicologico. Dagli errori c’è sempre qualcosa da imparare, dai vizi, idem. Ed ecco che quello che potrebbe sembrare a tutti un atteggiamento discolo, da condannare, in un certo senso, diviene il punto di forza non solo del personaggio principale, ma dell’opera stessa.
Con un linguaggio schietto ma ricco di contaminazioni che vanno dall’Arte, alla Letteratura, alla Musica, sino alla storia del pugilato, l’Autore mantiene sempre vivo il focus della sua narrazione e conquista il pubblico quasi come se si trattasse di una rappresentazione teatrale.
Davvero un’opera ben costruita, curata e da apprezzare riga dopo riga.
|