Luca Sacchieri è nato a Roma nel 1982.
Il fatto che non sia ancora morto da qualche parte è l’unico aspetto positivo del suo più grande difetto: lasciare le cose a metà.
Ha una chitarra che non suona, non fa un cambio di stagione dal 1973, ha muraglie di dvd, fumetti e, soprattutto, libri che continuano a salire. E sui quali si ostina a non piazzare un tetto.
Solo con i romanzi che ha scritto è riuscito a mettere la parola “fine”. Ma questo più che altro per colpa delle case editrici che gli hanno pubblicato, nell’ordine:
- Tributo ad un ragazzo che come me, ed. Proposte Editoriali, 2003;
- C.H.A.T. (Come Ho Amato Te), ed. Fermento, 2004;
- Boing Generation, ed. Edizioni della Sera, 2010.
- Ricordati il diario, Edizioni Smasher, 2015
Odia correre senza che ci sia un pallone da inseguire, ma vi è costretto ogni mattino: è il ricatto del cane Dalì che, se non appositamente sfiancato, si sfoga riarredando casa.
Luca viaggia: molto con la testa e troppo poco zaino in spalla.
All’improponibile scoccare delle 5:30, ogni mattino (weekend esclusi), infesta Facebook con le trovate stimolanti della sua pagina “In diretta dalla tazza 2.0”. Per il resto, da qualche anno a questa parte, la sua vita è Serena. Finalmente. |