Una vecchia valigia dimenticata per sessant’anni in cantina… piena di fogli manoscritti, documenti, lettere, diplomi, corrispondenza pubblica e privata, cedole, verbali di trasgressione, un dossier di una quarantina di pagine sui segreti di un agente del dazio a Chivasso, libri e ritagli di giornali vari, mi hanno aperto un mondo sconosciuto; la vita di mio nonno paterno, Vittorio Valentino Borsella, classe 1890.
Ho ripercorso così, attraverso dei fogli ingialliti dal tempo che odoravano di vecchio, i tanti momenti di soddisfazione, di felicità di speranze ma anche di amarezze, di delusioni, di sconfitte e di umiliazioni scoprendo un passato destinato all’oblio, e ne ho ricostruito le vicissitudini attraverso i suoi documenti.
Ho anche potuto arricchire il libro di vecchie fotografie attingendo dall’archivio di famiglia, con quasi tutti i personaggi, parenti e amici, facenti parte del racconto, oltre ai riferimenti storici dal 1900 al 1959 debitamente selezionati.
La vita di un nonno come tanti altri nati e vissuti in quel periodo… ma questo era il mio.
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