Sette casi dell’Ispettore Du Pre.

Una donna uccisa in un hotel, tre cadaveri su un natante alla deriva, un fuggitivo per le vie di Parigi, un furto in Chiesa, un fantasma, della polvere marziana, una scia di fumo. Piccoli labili indizi che portano l’Ispettore Capo Du Pre a indagare su “Piccoli casi senza importanza”, pratiche marginali per i piani alti ma che rappresentano la quotidianità anche per un investigatore con l’esperienza e la carriera di uno come lui alle spalle.

Un’indagine in pigiama - in un hotel di Lione una donna viene uccisa in piena notte, il direttore vorrebbe risolvere il caso prima dell’alba per non turbare i clienti.

La Coraline - sulla spiaggia di Le Havre un cutter si arena con a bordo tre cadaveri, Du Pre capisce che l’imbarcazione nasconde un triste segreto.

Dans la rue! - un uomo fugge per le vie di Parigi, Du Pre lo bracca senza tregua.

La Cruz d’Esperanza - un prete legato e imbavagliato nella sua piccola chiesa di quartiere, senza un motivo apparente.

Incontri notturni - uno strano personaggio aspetta l’Ispettore, sempre a notte fonda, su una panchina sul bordo del Canal Saint Martin.

Omicidio alieno - su un cadavere vengono ritrovate tracce di polvere marziana.

Tracce di fumo - Du Pre vaga di notte per i vicoli di Mechelen, alla ricerca di un odore che gli potrebbe permette di risolvere un omicidio. (Racconto 3° Classificato al Concorso Nazionale Niccolò Tornabuoni – 2020).

La notte era un elemento imprescindibile nella vita dell’Ispettore Du Pre, nella vita e nel lavoro, la notte era quieta, silenziosa, dava modo di ascoltare i propri pensieri senza il rumore di fondo delle vite altrui, quel rumore stridulo, fastidioso, agghiacciante come le unghie sull’ardesia della lavagna, le notti erano il caricabatteria dell’anima di quell’Ispettore così anomalo che non sopportava la vista dei cadaveri ed aveva un cassetto vuoto dove tutti i suoi colleghi tenevano le pratiche irrisolte.