“Questo è un palcoscenico, non lo dimentichi, stiamo tutti recitando”.
Nel palcoscenico di questa vita tutti recitiamo un ruolo. Siamo “maschere”, diceva Pirandello, di una società fatta di attori solitari. La quotidianità è un incontro di maschere come in questo scritto di Scalisi. Un susseguirsi di recite, in cui ciascuno decide il proprio finale, così come l’uscita di scena, a lieto fine o drammatica. Nel racconto, la scelta del protagonista fuori dai canoni tradizionali, è motivata da umani sentimenti di giustizia, e tale scelta trasformerà questi in un “eroe” che, tornato agli incontri di sempre, si rivestiranno di onore e riverenza collettiva. La scelta fatta realizza il sogno di protagonismo e di riscatto, che è in ognuno di noi.
“Possiamo pensare quello che vogliamo, siamo su un palcoscenico in cui ci è consentito ogni nostro desiderio”, allo stesso tempo, “il fatto di stare dentro il palcoscenico in qualche modo ci obbliga ad avere un ruolo attivo, sempre e comunque”.
“Siamo attori, la recita, tra finzione e realtà, è il nostro punto di forza”.
Dott. Luigi Lo Mascolo
|