Una bella fatica … quella di guardarsi dentro, e di conseguenza un bel lavoro di introspezione che può aiutare più di qualcuno a non disertare l’appuntamento con sé stesso e a fare una brusca virata da una banale quotidianità. Solo chi ha sofferto, solo chi si mette in viaggio verso sé stesso può cogliere e capire le delicate tonalità di un tramonto, la luminosità di una stella cadente, l’effetto sorpresa di un improvviso arcobaleno, il sorriso di un bambino, il folle amore di una donna, la mano allungata ad un barbone. Il poeta vive di sensazioni e le traduce a noi in versi, il pittore in colori, l’innamorato in sguardi. Sprazzi di luce e di verità. “Attimi fuggenti” che non si cancellano, ma restano dentro perché “impressionano” come su pellicola la nostra anima. Vivono, sì vivono a lungo, anche per la lunghezza di una vita. E fanno anche vivere. Molto spesso ci si scalda ad essi, al loro ricordo. |