Giuseppe Ras, mio nonno, nasce a Torino il 23 marzo 1897 da padre sardo e madre monferrina. In un lungo romanzo autobiografico racconta, in terza persona, la sua breve vita, prima travagliata e infine tragica. L'infanzia senza affetti, la severità del padre, l'ignoranza della madre e l'incomprensione tra fratelli, lo segnano per tutta la vita. Allo scoppio della Grande Guerra 15-18, è inviato al fronte e rimane quarantadue mesi sotto le armi, di cui ventitré in prima linea, subendo un processo al Tribunale di Guerra per insubordinazione. Ha un amore infinito ma sfortunato per la moglie Maddalena che muore di tubercolosi a ventisei anni. Subisce la morte di una figlia di due anni, lasciando un'unica superstite, mia madre, che viene messa in collegio fino alla maggiore età. Per un destino avverso che a poco a poco gli distrugge la famiglia, viene denunciato e condannato per appropriazione indebita. Fugge in Francia ma si costituisce pochi mesi dopo costretto a tornare in patria dalla fame e dagli stenti patiti oltralpe. trascorre in carcere circa un anno e proprio mentre è in carcere, la moglie muore di tubercolosi il 17 agosto 1927. Sarà mia madre Ellida a dare l'ultimo saluto al padre in un sanatorio di Arco di Trento dove mio nonno muore di TBC il 4 febbraio 1939 a soli quarantadue anni. Il manoscritto, rimasto sepolto per oltre cinquant'anni in un baule, è stato curato da me, suo nipote, e dato alle stampe a distanza di 120 anni esatti dalla nascita.

E' il primo libro di una trilogia famigliare che comprende "Le nuvole" di Ellida Ras e "Vittorio Valentino, mio nonno attraverso i suoi documenti", tutti scaricabili gratuitamente in e-book.