Il saggio ripercorre la storia dell'industria italiana degli ultimi 20 anni, soffermandosi sull'evoluzione degli scenari di mercato e dei comportamenti organizzativi delle aziende raccontata attraverso la mutazione di alcuni fattori-chiave come la qualità, la tecnologia, il servizio al cliente.

Analizzando cosa è cambiato in questi anni nell’applicazione delle metodologie e delle tecnologie e cosa stava cambiando nel periodo più recente sotto l’impulso delle forti sollecitazioni socio-economiche, si poteva già ipotizzare cosa sarebbe potuto cambiare nell'immediato futuro.

Ma l'emergenza COVID-19 ha drasticamente alterato la situazione, accelerando il processo di declino del modello industriale tradizionale e costringendo le aziende a trovare idee alternative, strade non convenzionali e strumenti innovativi per sopravvivere e per riposizionarsi sul mercato.

Non tutte riusciranno a farlo, per molte il capolinea COVID-19 sarà l'ultima fermata. Per altre sarà l'inizio di una nuova corsa con un itinerario tortuoso e una destinazione ignota che porterà verso un modo diverso di produrre e di fare impresa, basato sul ruolo centrale della persona e della conoscenza.

Spiegando perchè non serve resistere passivamente all’attuale situazione di crisi, il saggio indica la necessità di un cambiamento industriale profondo e sostanziale, la sola possibilità per le aziende di inventarsi un futuro invece di rassegnarsi a rimanere, nella migliore delle ipotesi, il museo di ciò che sono state nel passato.