Se vi piace Bunuel, se vi intriga Palahniuk, se avete in casa in ogni stanza un libro di David Foster Wallace pronto per ogni evenienza, se i film di Ferreri vi fanno cortocircuitare le sinapsi, se credete che una storia debba essere raccontata da una strana bestia che sia per metà Sciascia e metà Gadda, allora dovete leggere questa raccolta.
"L'ultimo rifugio delle canaglie” allude ad un celeberrimo motto di Samuel Johnson, qui ripreso nell'interpretazione fattane da Kubrick nel suo film "Orizzonti di gloria".
Ma chi sono le odierne canaglie? Qual è il loro oscuro e corrotto rifugio? Quale infame anfratto psichico dà loro ricetto?
La raccolta scandaglia le ossessioni più profonde e indicibili dell'animo umano.
Con uno spirito sadiano e grottesco l'autore si propone di illustrare l'assurdità di una realtà popolata da persone fragili e terribilmente pericolose.
La vena è libertina e surreale, la ricerca linguistica ardita e gustosa.
Le storie sono allucinate ed estreme: Un uomo cerca follemente di liberarsi di un'ossessione per poter possedere tutte le donne del mondo; Un sacerdote in punto di morte rende conto dei propri sconvolgenti peccati; Un uomo impazzisce d’amore a causa di un piede di donna intravisto durante una funzione religiosa; Un figlio si vendica sadicamente del proprio padre; Novelle baccanti in una calda e turbolenta magica estate barese smaniano per il Sacro.  
Perché quando la realtà sta per esplodere, l'immaginazione deve farsi necessariamente beffe del senso comune.


Dalla quarta di copertina:
Savino Fiorella è nato a Barletta nel 1983. Laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". Insegnante presso gli Istituti scolastici medi e superiori. Ha pubblicato nel 2020 il romanzo "Il Tuffatore", disponibile su amazon.it