Giorni nostri. Io sono Elisa, ho ventiquattro anni, suono il violino e studio a Milano, Giurisprudenza. La mia famiglia è lontana, vive a Torino. Papà è in cassa integrazione e mamma non lavora. Ho un fratello, è sposato, ripara automobili. Enza, la mia coinquilina, ha deciso di lasciare l’Università e sposare Francesco. Fare la barista il fine settimana non mi permette di pagare l’affitto ora. A nessuno interessa il mio breve Curriculum. Non so cosa fare. Claudia mi suggerisce di “darla” al proprietario di casa. “Il sesso paga bene e onestamente” dice Claudia. Il mio padrone di casa si chiama Saverio, è di mezza età. E’ un uomo solo, impacciato e insicuro. La sua timidezza lo porta a trattare con sgarbo e arroganza le persone, i suoi tic nervosi lo rendono buffo. Frequenta da tempo le stesse prostitute, con loro si confida, da loro si fa amare, con loro gioca alla famiglia perfetta. Quando fa l’amore con una donna, Saverio, diventa un dominatore perverso, quasi violento. Non ho i soldi per pagare l’affitto e Saverio mi vuole obbligare a lasciare la casa. Io, ogni sera sotto la doccia, piango. |