Pigia
con i piedi
il mio cuore.
Ma non farlo sanguinare,
decanta solo
la mia voglia di possederti,
e spingendo i piedi,
con dolcezza,
sorridi.
Non dividere gli acini dai raspi,
lasciami di un sapore amaro,
addolcirmi piano,
con i tuoi
baci,
come il vespro,
come l’amore di una rondine per il suo nido.
Sarò io
a vendemmiare il tuo corpo,
vedrai,
m’immergerò tra il tuo
autunno
inoltrato.
E tu mi pigerai,
con forza,
e poi,
i tuoi capezzoli,
dal sapore dolce,
si espandono.
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