Le percezioni sono qualcosa che ci accompagna costantemente. Spesso percepiamo elementi distanti, difficili da identificare nell'immediato. Nemmeno ci è dato conoscerli in tutti i particolari. Grazie alle percezioni, possiamo entrare in contatto con il mondo. Che siano visive, uditive, olfattive, ma anche tattili e gustative, le percezioni ci consentono di introiettare l'ambiente, agire su di esso e arricchirlo di una connotazione emozionale. Cominciamo quasi sempre a conoscere un oggetto, una persona o un luogo, quando questi sono ancora lontani; in quel momento, ce ne facciamo una prima idea. Tuttavia, trattandosi di elementi situati in lontananza, non possiamo conoscerli nella loro completezza. Spetta a noi completarli con la nostra immaginazione, dandovi qualcosa di nostro. Anche se non li percepiamo come essi sono, li immaginiamo con caratteristiche a noi invisibili. Ed è proprio qui a entrare in gioco una tipologia particolare di percezione, nota come sesto senso, cioè l'intuizione. La distanza, a volte, diventa addirittura un'opportunità per conoscere ancora meglio. Come quando allontaniamo gli occhi da un testo scritto, per non vedere le lettere in modo annebbiato, cosa che accadrebbe se ci avvicinassimo troppo. Non è però solo una distanza da intendere in senso fisico. La distanza può riguardare anche l'interiorità delle persone davanti a noi. Difatti, nessuna persona, neanche quella più cara, potrà mai essere conosciuta totalmente. I suoi sentimenti, gli stati d'animo, i pensieri rimarranno sempre un po' nascosti, opachi, proprio come un oggetto visto in lontananza. È una distanza che a volte diventa problematica, quando si trasforma in incomunicabilità. Oggigiorno la distanza è sempre più consistente, a causa
delle tecnologie. Il mondo virtuale è diventato parte della nostra vita. Ci connettiamo con tanti luoghi, nitidi e ben visibili nei monitor digitali, ma fisicamente remoti. La distanza, infine, è anche una distanza nel tempo, tutte le volte che esploriamo il nostro passato. I ricordi, a volte nitidi e ben scolpiti nella memoria, a volte opachi e frammentati, sono percepiti dagli occhi della mente come luoghi più o meno distanti.
L'autore ha già pubblicato Frammenti di vita con lo pseudonimo di Adorno Cipriani, e prende spunto dalle percezioni in lontananza, per intitolare questa sua nuova raccolta. |