�Sin quando avremo un panettello noi lo divideremo con il povero�
Beato Card. Giuseppe Benedetto Dusmet
Un viaggio oggettivo - realistico dentro il complicato e difficile mondo dei clochard, quello che il nostro scrittore ci propone in quest�ultimo ventiquattresimo romanzo.
I mali, le ingiustizie, le tristi e dolorose condizioni vissute dai protagonisti non sono per� il frutto di una poliedrica fantasia, ma bens� pura e oserei dire cruda realt�.
Emergono in questo scritto due aspetti che qui voglio sottolineare ai lettori: il coraggio dell�autore nel denunciare istituzioni e disservizi di coloro (in tanti) che, solo nella carta si pongono a servizio degli ultimi, dei poveri, degli emarginati; e la tenacia del protagonista, nel credere nel proprio potenziale come unica via d�uscita da questo mondo che, come lui stesso in pi� parti del romanzo ribadir�, non gli appartiene.
L�opera, la cui cornice � Catania, rispetta i canoni del romanzo sociale; il linguaggio � letterario, la prosa semplice, scarna, asciutta, propria dell�ambiente sociale che descrive, una sorta di diario quotidiano nel quale il protagonista, Fabio, annota la monotonia delle giornate trascorse.
Dott. Luigi Lo Mascolo |