Sono ormai trascorsi più di quarant’anni da quando l’uomo mise piede per la prima volta sulla Luna. Molti di noi, me compreso, vissero quel momento straordinario come cronaca che riempì i giornali e ci regalò una notte insonne e indimenticabile di fronte alle immagini, in diretta da un altro mondo, che ci arrivavano in casa attraverso il nebuloso bagliore del teleschermo. Ma per un numero crescente di persone quell’impresa è storia: sbiadita, confusa, lontana, conosciuta per sentito dire, riportata superficialmente dai media. Se l’idea di andare sulla Luna è già di per sé incredibile, mitica e irreale nella sua grandiosità, pensare di averlo fatto negli ormai lontani anni Sessanta del secolo scorso – e di non averlo più fatto da allora – per molti è comprensibilmente difficile da accettare. Questo libro è dedicato a chi vuole capire come andarono realmente le cose e vuole risposte ai propri dubbi, alimentati magari dalle insinuazioni di chi, per proprio tornaconto economico o per brama di sminuire la grandezza altrui e sopperire alle proprie pochezze, si dichiara rabbiosamente sicuro che fu tutta una messinscena. A questi ultimi, ai “luna-complottisti”, impermeabili a ogni argomentazione, già convinti di sapere tutto, dedico invece il mio sereno compatimento, perché sono incapaci di gioire di un’avventura esaltante che è una delle poche imprese di pace per le quali il ventesimo secolo ha speranze di essere ricordato dalle generazioni future come qualcosa di più che un susseguirsi di guerre, devastazioni e genocidi.
Scritto da Paolo Attivissimo del blog "http://www.complottilunari.info/". |