Marco, giovane ventitreenne, risvegliatosi da un sonno stranissimo, si ritrova disteso su un lettino clinico di un ospedale psichiatrico, tra un medico e un’infermiera che gli illustrano la sua situazione. Ha appena subito un elettroshock a seguito del quale ha perso la memoria, ma non la capacità di formulare idee e concetti. Un aspetto particolare presente alla sua coscienza è dato dalla convinzione ossessiva di dover partire a Milano.
Docce di acqua fredda, camicie di forza e letto di contenzione, sono gli aspetti più avvilenti del soggiorno di Marco in manicomio.
Una giovane dottoressa, psichiatra innovatrice d’avanguardia, lo convince a sottoporsi a due sedute di ipnosi regressiva. Nel corso delle stesse, il giovane rivive drammaticamente il momento in cui due agenti di pubblica sicurezza ottengono pretestuosamente il suo ricovero coatto in manicomio. Così, saldato l’anello di congiunzione tra il presente e la memoria perduta, per consolidare i risultati conseguiti, la dottoressa chiede a Marco di effettuare un “richiamo della memoria”: rievocazione del passato a partire dai primi ricordi raggiungibili, con l’ausilio di un magnetofono. Ricorda i bombardamenti della città, lo sfollamento, la morte del padre e altri momenti in cui vive confusamente il concetto di finitudine.
In questo contesto sboccia e vive un amore tenerissimo. Dopo alcune vicissitudini Marco e Speranza coroneranno il loro sogno d’amore e vivranno assieme a Milano.
Marco rappresenta e riassume l’intero percorso dell’età evolutiva di quei giovani che hanno vissuto il dramma della seconda guerra mondiale e soprattutto le barriere di ogni genere, presenti nello stile di vita tipico del periodo post bellico. Speranza, seppure in secondo piano, rappresenta la tipicità dell’epoca, modificata però dal suo coraggio e dalla perseveranza verso la costruzione di una storia importante. Molti personaggi si muovono all’interno della storia e spesso, i loro buoni sentimenti la caratterizzano in termini psicologici e sociologici. Nel contesto del romanzo si muovono anche dei curiosi personaggi, che nell’ambiente del manicomio promuovono assunti di pseudo filosofia. In particolare spicca il professor Guardoni che diffonde il concetto di noetica.
|