"L'infinito,a volte".Un volume del Lucano Ghino Mori tanto interessante e sorprendente quanto complesso,non semplice,difficile anche da classificare ma ... sicuramente da consigliare. Leggerlo è come aprire una finestra della nostra casa rimasta sino ad oggi chiusa e guardare un orizzonte nuovo,diverso da quello che abbiamo sempre visto,che ci offre nuove visioni e pone nuove domande.Dalla lettura ne esco rafforzato nel mio credo più intimo,quello verso un Padre che è il tutto ed è in tutto,ma esco anche con la convinzione che occorre superare ogni forma di intolleranza religiosa e culturale ed aprirsi al diverso ed al mistero da accettare ed indagare senza alcun pregiudizio ma soprattutto superando vecchi steccati ideologici.Il volume ci richiama al valore del "noi" in alternativa ad un "io" limitato ed isolato ed al valore della "diversità", vero motore dei processi evolutivi ed elemento da coltivare con cura per garantire maturità psichica e benessere sociale.L'autore ci accompagna per mano in una realtà fatta di fenomeni sorprendenti,che mettono in dubbio il suo ed il nostro raziocinio. Premonizioni,visioni,sogni,chiaroveggenze fino alle esperienze più complesse della telescrittura e delle "trance medianiche" della protagonista del libro,Lucemme, che aprono ad una "dimensione altra" che "se sappiamo ascoltare può parlarci direttamente". Una dimensione che apre squarci sorprendenti sulla nostra condizione umana, sull'infinito,sull'eterno e su realtà ed energie che non appartengono alla nostra quotidianità ma che pure "sono sempre intorno a noi".I fenomeni si moltiplicano fino alle esperienze extracorporee,alle impronte di fuoco,ed emergono i temi della reincarnazione e quello di una "Regia" che governa processi e mondi.Un volume complesso,un po' romanzo autobiografico,un po' testimonianza diretta di fenomeni paronarmali,un po' saggio divulgativo,sintesi di una straordinaria esperienza di vita che può lasciare perplessi ma che chiama con grande forza ogni lettore a porsi domande nuove e riflettere su una "dimensione ultraterrena"che avvolge la nostra condizione di esseri umani collocati in un piccolo pianeta parte di un universo infinitamente grande.
Vito Santarsiero |