Eccomi giunto al fatidico momento, pubblicare i miei libri di aforismi, partendo ovviamente dal primo, che fu scritto nei primi anni novanta del secolo scorso, già, un bel po' di tempo fa, e del quale ne conservo tutto il contenuto, la struttura e parte dell’introduzione.
Gli aforismi e le riflessioni contenute in questo primo volume sono da anni fruibili online nel mio sito (www.daimon.org), e in parte anche nel blog (www.fortattack.com), ma con la grande diffusione dell'editoria elettronica e le nuove possibilità di distribuzione del self-publishing, non può di certo mancare la trasformazione di quel primo e antico manoscritto, in un moderno e comodo ebook, che potrà essere letto o consultato in vari formati su diversi dispositivi e pagando la penale di un piccolo prezzo per l'acquisto eviterà all'impavido lettore di dover sopportare tutta quella noiosa pubblicità che inquina per necessità le pagine web della versione html presente in rete.
C'è da aggiungere inoltre che il libro, come ci ha insegnato Angelo Marchese, non è più l'unico strumento di cultura e di acculturazione, questo è vero, ma la sua funzione selettiva, nell'ambito del letterario, resta predominante. Le opere letterarie sono ancora quelle stampate, pubblicate e diffuse; recepite come tali, prima di tutto, proprio in quanto scritte. È altresì persino ovvio dire che non perché sia scritta un'opera assume dignità letteraria, tuttavia la cosa può aiutare.
Ho deciso di intitolare il libro solo con la parola AFORISMI, seguito dal numero del volume, in modo tale che in futuro forse potrà uscire anche il secondo e poi il terzo e così via, anche se in realtà nel testo sono contenute anche espressioni non proprio aforistiche, ma che al contrario si avvicinano di più a dei pensieri sciolti, a delle riflessioni, a delle battute o a delle invettive. Il libro riporta anche una breve introduzione per illustrare all'ipotetico lettore un po' quello che è il mio stile e la mia poetica, anche se è quasi inutile dire, che al di là di tutto quello che potremmo scrivere sulla letteratura breve e aforistica, la cosa comunque che più gli si addice è quella forma un po' paradossale, umoristica, disincantata e nichilistica, che da un punto di vista logico rappresenta meglio di tutte il disorientamento e la disillusione della nostra realtà, presente, passata e ovviamente futura. Un'ultima avvertenza, racchiusa in una divertente storiella, è poi rivolta a tutti coloro che, per un motivo o per l'altro, magari non dovessero gradire alcuni lampi d'intelletto un po' feroci contenuti nell'operetta, eccola dunque. |