DUE PAROLE DI PRESENTAZIONE
Ho tradotto questo lavoro per la messa in scena nel Teatro Comunale di Corfu' con una compagnia di dilettanti.
Tutti i nomi sono Greci e le localita' geografiche sono dell'Isola e dintorni perche' ho voluto rappresentare la commedia come un ritratto della buona borghesia greca dell'inizio del secolo.Potrebbe essere lo spunto per adattare la commedia su nomi e atteggiamenti della vostra borghesia locale.
Nella traduzione ho rimpolpato qua e la' il testo originale che e' un po' obsoleto.
Ogni atto comincia con l'orologfio che batte le ore (E questo non c'e' nell'originale)
Il divano dove Akis leggera' il Descartes con la servetta, e' molto grande e puo' nascondere la coppia sotto di esso. (Questo non c'e' nell'originale)
I facchini che portano i bauli di Costa dovrebbero essere quattro, ma noi, per risparmiare, abbiamo inventato la gag di un facchino che porta deciso il primo baule, poi a fatica porta il secondo, poi distrutto porta il terso, e sulle peripezie del quarto baule il pubblico ride di gusto a questo semplice tormentone
ATTO SECONDO
Aldo, il fattorino dell'albergo sono io che mi sono ritagliato una particina per far ridere i miei amici
Costa che ha vomitato nel cappello dell'amata e' un'invenzione mia.
ATTO TERZO
Hanno tutti l'occhio sinistro nero e ammaccato. Solo Boula ha un occhio nero ma e' il destro.
E' una commedia difficilissima perche' vuole una regia impeccabile. Va provata all'inverosimile perche' solo i tempi perfetti fanno ridere il pubblico